Vai al contenuto

Capitalismo dopo il lockdown: avere il potere di andare oltre

La caduta degli angeli ribelli (Pieter Bruegel il Vecchio, 1562)

Poiché noi non lottiamo contro la carne e il sangue, ma contro i Principati, contro le Potestà, contro i dominatori delle tenebre di questo mondo, contro la malvagità spirituale negli alti luoghi. – Efesini 6:12

Di Joaquin Flores

Efesini 6:12 – Poiché noi non lottiamo contro la carne e il sangue, ma contro i Principati, contro le Potestà, contro i dominatori delle tenebre di questo mondo, contro la malvagità spirituale negli alti luoghi.

Sei pronto per la “nuova normalità”? Ciò che probabilmente ci attende dopo la «riapertura» della società non sarà accettabile per le persone che hanno ancora un senso fondamentale di giustizia e dignità. Nel nostro precedente pezzo su un possibile paradigma economico post-corona, Coronavirus Shutdown: la fine della globalizzazione e dell’obsolescenza programmata – Entra nel Multipolarismo”, abbiamo analizzato come potrebbe avere termine la fragilità delle linee di approvvigionamento globali resa necessaria dagli sprechi del modello di obsolescenza pianificata del consumismo. Tuttavia, siamo ancora lontani, lontani da una conclusione scontata. Non abbiamo approfondito ciò che potrebbe essere necessario per ottenere questo risultato ideale. Ma nei nostri pezzi passati prima di questo, Rage and Bloodshed Ahead: Democrat Betrayals and the Coming National Labour Movement e in Trump Defies All Odds & Outflanks the Left”, abbiamo descritto il nascente movimento populista che riunirà ampie aree della base di Trump con quello che possiamo chiamare un movimento operaio “organizzato in rosso”. In questo senso, la nostra previsione è quasi completa. Quasi.

Quello che non abbiamo descritto è la mentalità sottostante che sarebbe richiesta per questa trasformazione. E questo è forse l’aspetto qui più difficile, perché richiede un intero riorientamento della propria visione della vita. Richiede una trascendenza rispetto all’intero paradigma liberale in quanto interiorizzato a livello dell’individuo.

Questo è importante, perché senza una lotta, l’elevata disoccupazione e l’economia “congelata” che è stata ingiustificatamente sovvenzionata dai salvataggi, non possono essere trasformate in qualcosa che funzioni per i popoli. Al contrario, siamo di fronte ad un processo di «automazione AI-Based» e di robotizzazione che lascerà l’élite con la soluzione finale secondo la quale 9/10 della popolazione mondiale è un numero troppo elevato.

Se qualcosa di buono deve venire, sarà necessario vincere un’imponente battaglia

In effetti ci sono davvero due potenziali risultati che possiamo vedere. Mentre dovremmo aspettarci che la maggior parte delle forme e delle strutture del paradigma pre-coronavirus persistano nell’immediato dopo la riapertura, assisteremo anche a una rapida trasformazione in senso pro-umano o anti-umano.

Nella nostra esperienza nell’organizzazione del lavoro e della comunità, abbiamo scoperto che le comunità militanti della classe operaia che potevano impegnarsi in campagne di successo erano più orientate verso il senso della famiglia e più religiose. C’erano figure forti, uomini e donne. In African American Religion and the Civil Rights Movement in Arkansas (2003) di Williams troviamo anche:

«Per alleviare la paura individuale di mobilitarsi contro i proprietari delle piantagioni, i funzionari della chiesa e dei sindacati hanno confortato e rafforzato i mezzadri suggerendo loro che sebbene la loro lotta per la giustizia fosse avvenuta in un contesto socio-politico ostile, “Dio era dalla loro parte” e “avrebbe creato una via d’uscita dal nulla.” Credendo nella giustezza della loro causa sindacale, i mezzadri hanno reagito senza paura quando i vice sceriffi, inviati dai proprietari delle piantagioni per interrompere una riunione organizzativa in una chiesa a Hoop Spur, hanno sparato su di loro».

La lotta è possibile solo da una posizione di forza, e questa è una posizione difficile da avere se si accetta come viene definito il potere. In molti modi, il regime di quarantena è stato un enorme errore di calcolo da parte dell’élite, perché ha proiettato una falsa caricatura delle motivazioni umane su come un numero crescente di persone risponderà effettivamente. Al momento, sono quei cittadini più vicini all’orbita di Trump che capiscono la situazione generale del lockdown, nelle loro richieste di riaprire la società, molto meglio di quelli tradizionalmente associati al lavoro organizzato. Per questi motivi, anche prima del coronavirus, quando scrivevamo sul prossimo movimento operaio nazionale, che avrebbe avuto ben poco a che fare con il lavoro organizzato (in termini di fedeltà alla sua leadership, ecc.) come lo conosciamo ora.

Mentre la lettura della situazione da parte dell’élite si basa su un modello che le persone accetterebbero, le loro possibilità di successo esistono in proporzione inversa alla nostra capacità di capire noi stessi e in primo luogo il nostro ruolo nella società. Che cosa pensano?

Forbes ha riferito il 18 aprile che solo il 46% degli adulti della Contea di Los Angeles si può contare tra gli occupati a seguito del crash del mercato del lavoro dovuto alle disposizioni di quarantena. Quindi è logico che le élite pensino che dopo essere stati messi in una quarantena forzata, se la condizione è la nostra possibilità di uscire dal carcere, accetteremo felicemente qualunque condizione ci venga data. Il termine usato per il nostro confinamento collettivo è stato “lockdown” e il fatto che fino a questo momento questo termine fosse usato per le carceri, è piuttosto significativo.

Ora che stiamo per essere letteralmente rilasciati, accetteremo volentieri i termini del check-in con gli ufficiali medici per la libertà vigilata se ciò significherà una parvenza di libertà. Ma la libertà, come la ricchezza, è relativa – e quindi dopo il lockdown, qualsiasi libertà relativa sarà intesa assolutamente come maggiore libertà.

Dovremmo ritrovare l’ottimismo, tuttavia, in quanto continuano a interpretare male la situazione. Questo è abbastanza positivo, perché i loro piani si basano su un grave malinteso. Guardando il feed Twitter di MSNBC, si è recentemente pubblicizzata una sessione di domande e risposte condotta con Bill Gates. Ha avuto meno di una manciata di “Mi piace” o retweet, centinaia di commenti negativi e nemmeno uno positivo.

Allo stesso modo, il nuovo annuncio di Microsoft a favore della “realtà mista”, con la controversa artista Marina Abramovic nota per le sue “immagini che evocano il satanismo”, è stato ritirato da YouTube e dai social media in generale, dopo che 24000 spettatori hanno votato il pollice verso con solo circa 600 approvazioni.

Uno dei pericoli che circonda questa sorta di caccia alle streghe (o meglio, una vera e propria caccia alle streghe) è che l’erosione della posizione di Bill Gates – mentre può servire come trampolino di lancio verso qualcosa di più importante – rischia di per sé di essere una forma di catarsi che non conduca verso una società pro-umana e, cosa altrettanto sostanziale, non verso un’economia che funzioni per le persone.

Uno dei maggiori ostacoli ora è il sistema di credenze della sinistra istituzionale, che rappresenta un intero segmento della popolazione.

La Sinistra Istituzionale – Guardiani del Progetto Modernità

C’è molta disinformazione proveniente dai media delle agenzie di intelligence come il New York Times, il Vice Magazine e il Washington Post riguardo a ciò che è pianificato per noi e che è stato effettivamente documentato. È un problema così pervasivo che un intero strato della società non sa che ID2020 è un programma già sviluppato e operativo per microchippare gli individui attraverso la loro vaccinazione.

Non a caso questi fogli sovvenzionati dalle corporations, che cercano regolarmente l’approvazione della C.I.A. prima di scrivere un pezzo, fanno appello alla sinistra istituzionale.

Un problema all’interno della sinistra istituzionale: nei loro sforzi per cambiare il sistema difendendo lo stesso sistema, credendosi attivisti, sono in realtà poco più che assistenti sociali. Da una prospettiva funzionalista in sociologia, non esiste un vero conflitto, sono solo semplici ingranaggi della macchina del progetto della modernità. I problemi per i quali cercano soluzioni e per cui pensano di “remare contro” il sistema, sono solo alcuni dei problemi che la società avrebbe bisogno di risolvere per continuare così com’è. Altri problemi ancora sono praticamente immaginari, o grossolanamente gonfiati. Stanno attaccando i mulini a vento, combattendo contro una presunta scala di valori dell’élite che in realtà non esiste da forse due secoli.

Marx, nonostante l’ottimismo che riponeva nella tecnologia e nella modernità, ha giustamente dimostrato che le idee della classe dirigente diventano le idee dominanti dell’epoca. Ciò che ha afflitto la sinistra politica istituzionale e identitaria è non riuscire a capire che i propri valori sociali libertini non sono in opposizione alla classe dominante, ma sono quegli stessi valori con l’aggiunta del denaro illimitato e il potere sociale necessari a realizzarli. La sinistra istituzionale si batte dunque contro gli stessi valori cavallereschi “conservatori” che di fatto sono nati e tramandati dal periodo feudale medievale. Eppure credono erroneamente di combattere contro i valori “borghesi”, quando in realtà le critiche conservatrici al capitalismo hanno sempre – e a maggior ragione – inteso i valori borghesi come libertini, autoindulgenti, laici e anticonservatori. E così il paradigma istituzionale della sinistra difende i valori borghesi pervasivi, di fatto identici a quelli dei vertici. Piuttosto, i valori medievali sopravvissuti alla prima modernità hanno agito da limitatore agli eccessi libertini resi possibili nella modernità. Vale a dire, questo dimostra in parte un problema nella concezione progressista di Marx, perché se fosse vero, allora la classe dirigente dovrebbe essere meno misantropica con l’avanzare dell’epoca storica.

Possiamo vederlo attraverso i media e l’intrattenimento, la mescolanza tra vecchia economia, nuova economia e il complesso industriale dell’intrattenimento. In breve, qualsiasi rapida indagine sulle varie interviste e commedie notturne lo rivela. È strano che la sinistra istituzionale – credendo di combattere contro il sistema – non sia in grado di realizzare che ogni singolo messaggio promosso dal sistema rifletta la propria visione del mondo. Intendono quindi gli stessi intrattenitori, che stanno prendendo ordini di un certo tipo da qualcuno, come veri e propri esempi di coraggio nei confronti quello stesso qualcuno. Alla sinistra istituzionale non viene in mente che quel qualcuno firmi i cospicui assegni – e se per caso gli venisse in mente, si consolano nell’idea che “almeno la libertà di parola è ancora viva e vegeta”.

La visione liberale del mondo e il suo secolarismo, pietra angolare del paradigma del baby boom insieme al culto del progresso, si sono dimostrati uno dei più grandi deterrenti per avere una società in cui valga la pena vivere. Parte di ciò è la paura di un conflitto reale, metà creata da uno stile di vita così pieno di opportunità, l’altra metà creata reprimendo un orrore che, alla fine di questa vita fisica, è la fine della vita stessa.

Le profonde convinzioni religiose che trascendono questo paradigma, incluse le religioni laiche come le ideologie militanti, hanno una comprovata esperienza nel sostenere i livelli di militanza e determinazione per superare la paura del male, la paura della morte.

Fare le cose significa condurre una dura lotta ed essere disposti ad allontanarsi da tutto.

Quando ricordiamo il grande movimento operaio militante del XIX e dell’inizio del XX secolo, non abbiamo visto nessuno avere paura di essere licenziato. Entrarono in sciopero. Non avevano paura di essere colpiti e uccisi. Perché le condizioni che hanno dovuto affrontare erano peggiori della morte. Non avevano niente da perdere.

La verità dimenticata del contratto sociale

Le idee conservatrici sugli obblighi sociali derivano dal periodo medievale in cui l’esistenza della società stessa era data per scontata. E in questo modo, la verità del contratto sociale ci sta davanti anche se oscurata. A oscurarlo è stato il nostro trapianto di queste norme medievali nella modernità: mentre gli obblighi feudali erano una strada a doppio senso, le norme borghesi manipolano un vecchio senso di obbligo per ottenere una lealtà a senso unico. Siamo stati coinvolti nella società, in questo progetto di civiltà per così tanto tempo, che ci siamo dimenticati a chi giova e a cosa serve.

È dovere della civiltà allettarci, sedurci nel suo gregge. Deve in qualche modo offrirci qualcosa di meglio di quello che potremmo fare da soli. Questa è la vera essenza del contratto sociale. Quando tutti i “pericoli” da cui la società ci protegge sono sempre più soltanto i pericoli che la società stessa ci pone davanti, ciò in cui siamo entrati è la schiavitù.

Il comico diventato filosofo improvvisato, Jim Carey, ha alcune straordinarie perle di saggezza di cui avremo bisogno: “Penso che tutti dovrebbero diventare ricchi e famosi e fare tutto ciò che hanno sempre sognato in modo che possano vedere che non è la risposta”.

Entrare in questa lotta contro le élites da un punto di partenza secondo il quale non possiamo lasciare la loro società e non possiamo sopportare di morire combattendo per qualcosa di giusto e dignitoso, significa che ci siamo già arresi. Come Mowgli, gli uomini entrano nella società e lavorano all’interno dei suoi confini cedendo la libertà, e in cambio hanno accesso alla sicurezza e alla possibilità di una famiglia che possa godere di tale inclusione e sicurezza.

Se la società è riuscita a farci pensare che siamo noi che volevamo e avevamo bisogno della società, e non il contrario, allora abbiamo già perso. Vincere la lotta contro la loro versione di “Quarta Rivoluzione Industriale”, significa innanzitutto sapere che non abbiamo bisogno della maggior parte di ciò che la società odierna ha da offrire e preferiremmo morire liberi piuttosto che vivere come schiavi. Questo è il potere di andare oltre.

Fonte: strategic-culture.org

Traduzione: Alessandro Napoli

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: