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Questa guerra è di tutti gli slavi

Da Nova Resistência

Di fronte alla decisione di Vladimir Putin di effettuare un attacco di precisione sul suolo ucraino, destabilizzando la forza militare e neonazista che occupa il Paese martoriando ripetutamente il suo stesso popolo con attacchi nell’est del suo territorio, molti sono tentati ad esaltare o storicizzare una spaccatura di civiltà tra russi e ucraini. Ma questa è solo un’altra bugia che è stata detta per rafforzare l’assedio dell’intero popolo russo.

Russi e ucraini non sono nemici. Nulla di tutto ciò. In realtà, le determinazioni contemporanee tra “russi” e “ucraini” da parte delle loro unità nazionali sono illusorie. All’interno di una prospettiva culturale e di civiltà, le due “parti” sono composte da persone che costituiscono un’identità comune, un’ethos, una stessa visione del mondo.

Il mondo liberale, la globalizzazione, le narrazioni manipolate, tutto questo è costruito per oscurare la manifestazione degli orizzonti spaziali dei popoli, il riconoscimento della loro appartenenza, dei loro fratelli, dei loro antenati e del loro comune destino.

In questo giorno memorabile, Alexander Dugin suggerisce che i russi non odino gli ucraini, poiché anche gli ucraini sono, alla fine, russi e slavi:

«È molto importante che i russi non si arrabbino ora. Guardate come tutto si sta svolgendo in modo fluido e rapido. Questa è la nostra gente. Sono slavi, come noi. Il loro statuto è un malinteso. Non sono diventati una nazione, grazie a Dio. Proprio come noi non lo siamo diventati. Siamo qualcosa di molto più grande e più profondo di una “nazione”. Quando elimineremo la follia propagandistica, la nostra gente tornerà in sé. Ma dobbiamo offrire qualcosa di molto luminoso e sincero a questa parte della nostra gente. Qualcosa al di là di ciò che abbiamo. Allora costruiremo un futuro insieme. Ascoltando con calma quello che pensano e che hanno da dire, perché siamo noi stessi. Sarò accondiscendente anche con coloro che protestano in Russia. Quando dettavano il ritmo, avevano il potere ed erano in cima, erano fastidiosi. Ora non sono altro che un mormorio patetico e impercettibile. E a parte un paio di sgargianti, per lo più innocui liberali, la maggior parte dello scandalo sulle reti proviene dai robot lanciati dal cyber-comando statunitense. E i robot sono innocui.

I russi sono anche capaci di andare in guerra portando la pace nei loro cuori. Io ero abituato a sottovalutare ciò. Ma portiamo la nostra pace. Profonda e gloriosa. A proposito, la parola slava per “pace” deriva dalla radice милый (“tenerezza”)».

Traduzione di Alessandro Napoli

Fonte: novaresistencia.org

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