Vai al contenuto

È stata persa l’ultima possibilità per evitare l’Armageddon nucleare?

Di Paul Craig Roberts

L’intervento in Ucraina della Russia a favore dell’ex parte russa conosciuta come la regione del Donbass e composta da due repubbliche indipendenti riconosciute da Mosca, Donetsk e Luhansk, avrebbe potuto servire da avvertimento all’Occidente e mettere fine alle provocazioni di Washington nei confronti della Russia, provocazioni che stanno portando all’Armageddon nucleare. Ma il Cremlino ha lasciato cadere la palla.

I russi avrebbero potuto conquistare l’intera Ucraina in tre o quattro giorni, impiccare l’intero governo con o senza processi per crimini di guerra proprio come gli americani hanno impiccato Saddam Hussein, distruggere l’intera forza neonazista di Azov e installare un governo fantoccio che si fosse dichiarato neutrale, smilitarizzato e che non sarebbe mai entrato a far parte della NATO o della UE.

Invece, cosa ha fatto il Cremlino? Si è impegnata in un’operazione limitata che si sarebbe trascinata e avrebbe fornito infinite opportunità per demonizzare la Russia e la sua leadership spingendo la Russia oltre ogni limite.

La prima cosa che ha fatto il Cremlino è stata annunciare che aveva intenzioni limitate e proibito all’esercito russo di usare armi pesanti nelle aree civili. Una volta che gli ucraini hanno sentito questo, i neonazisti si sono nascosti con le loro armi pesanti in mezzo alla popolazione civile. Dietro questi scudi umani concessi gratuitamente dal Cremlino, gli ucraini hanno inflitto vittime ai russi che non potevano rispondere al fuoco se non con armi leggere. Le vittime russe hanno sostenuto la resistenza ucraina e la psyop dell’Occidente contro la Russia. Invece di presentarsi come un formidabile avversario militare, la Russia è stata presentata come a malapena in grado di resistere all’esercito ucraino equipaggiato e addestrato da Stati Uniti e Regno Unito. Alcuni commentatori occidentali hanno predetto la sconfitta della Russia.

La seconda cosa che ha fatto il Cremlino è stata quella di sospendere costantemente la sua guerra mentre negoziava, inutilmente, con un governo che non controllava il Paese e non poteva agire indipendentemente da Washington. La stampa occidentale ha presentato i negoziati come la Russia che cercava di trovare una via d’uscita dalla guerra e dalle sanzioni.

Cosa avrebbe fatto una leadership più seria per porre fine permanente alle provocazioni occidentali della Russia e, quindi, eliminare la guerra nucleare dall’agenda? Il Cremlino avrebbe tagliato fuori l’Ucraina dall’Occidente e avrebbe rapidamente conquistato il Paese e il Cremlino avrebbe anticipato le sanzioni e sarebbe stato proattivo, piuttosto che reattivo e lasciando l’iniziativa all’Occidente.

Il Cremlino avrebbe prima trasferito le sue riserve estere dalle mani occidentali. Avrebbe simultaneamente tagliato tutte le consegne di energia, minerali e cibo in Occidente. Il Cremlino avrebbe nazionalizzato ogni investimento occidentale in Russia. Il Cremlino avrebbe ripudiato tutti i debiti verso l’Occidente. Il Cremlino avrebbe ritirato ogni rappresentante da ogni Paese occidentale.

Invece il Cremlino si è pisciato sui piedi e, di conseguenza, nessuno ha paura della Russia. Anche l’indifesa Finlandia è abbastanza coraggiosa da dichiarare la sua intenzione di entrare a far parte della NATO, il che significa un’altra base missilistica al confine con la Russia, che per evitare la quale richiederà un altro intervento russo. In effetti, la Finlandia non ha nemmeno paura di sequestrare, come la Finlandia ha effettivamente fatto, inestimabili opere d’arte russe che tornavano in Russia da mostre in Italia e Giappone attraverso di essa, dove sono state sequestrate con le sanzioni di Washington come giustificazione. Invece di un’opportuna rappresaglia, il Cremlino ha fatto la solita inutile protesta.

Il Cremlino presenta una tale posizione di debolezza che il segretario della NATO, Stoltenberg, un uomo senza un esercito funzionante, ci vede un’opportunità per staccare la Cina dalla Russia. Stoltenberg, il burattino di Washington, afferma che la Cina dovrà affrontare una risposta più militante da parte dell’Occidente per essersi rifiutata di obbedire all’Occidente e condannare la Russia per aver invaso l’Ucraina. Stoltenberg minaccia la Cina di “problemi” per non essersi schierata con l’Occidente contro la Russia.

Nel frattempo Washington, che possiede le Nazioni Unite perché ne finanzia l’organizzazione, ha fatto sfrattare la Russia dal consiglio per i diritti umani. Nessuna di queste cose è successa a Washington e alla NATO quando hanno lasciato l’Iraq e la Libia in rovine fumanti e hanno ucciso i loro leader.

Come ha detto un lettore:

«Siamo seri. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna iniziano guerre e invadono illegalmente Iraq, Libia e Siria fingendo che queste siano guerre di liberazione democratica, ma causano la morte e il ferimento di milioni di persone, provocando il più grande movimento migratorio in Europa dalla Seconda guerra mondiale. Washington, che uccide senza pensarci, ora accusa la Russia di violazioni dei diritti umani e fa sospendere la Russia dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite».

Cosa rende potente un Paese? Un senso di sé, una fede in sé stesso.

In America il sistema di credenze è quasi completamente distrutto. In Russia la convinzione è compromessa dai legami intellettuali e finanziari con l’Occidente. L’isolamento della Russia dall’Occidente dovrebbe rafforzare la Russia rompendo questi legami.

Negli Stati Uniti, i Padri Fondatori e gli eroi tradizionali vengono smascherati come “razzisti” e ai cittadini bianchi nelle scuole e nelle università viene insegnato che sono colpevoli di razza. I soldati bianchi e i dipendenti aziendali devono seguire un “allenamento di sensibilità” dove viene loro insegnato ad accettare un trattamento preferenziale per le “persone di colore”. Questa formazione alla sensibilità si sta ora espandendo fino a richiedere l’accomodamento delle tradizionali perversioni sessuali e di quella nuova del transgenderismo. L’obiettivo è la rottura delle norme sociali e la sostituzione della leadership della maggioranza bianca con la leadership della minoranza arcobaleno. La Storia viene “cancellata” con la rimozione delle statue e il cambio di nome di strade, Paesi, città, scuole, squadre sportive, fiumi e montagne. La storia reale è stata sostituita dalla storia di fantasia come il New York Times 1619 Project. I bianchi stanno scomparendo nelle pubblicità, nei film e nelle storie per bambini. Anche Biancaneve deve essere nera.

Alcuni russi intellettuali e di classe superiore, suscettibili di adorare l’America a causa dei decenni di comunismo, vedono il loro Paese non essere all’altezza dell’America. Cercano l’associazione con l’Occidente. Di conseguenza, non comprendono ciò che è necessario per l’indipendenza del proprio Paese. In effetti, non vogliono l’indipendenza. Vogliono l’inclusione nell’Occidente. Questi russi vincolano il governo e rendono la Russia un bersaglio più facile per l’Occidente.

Il mondo occidentale è troppo timoroso per affrontare la Russia militarmente, comprendendo che lo scontro significherebbero la fine dell’Occidente. Invece l’Occidente si affida a tattiche vergognose. Putin viene insultato e demonizzato. Il presidente degli Stati Uniti dichiara che Putin deve essere processato come criminale di guerra. Le figlie di Putin sono sanzionate. Sanzionata la moglie del ministro degli Esteri. L’effetto sperato è quello di far sembrare Putin e Lavrov impotenti e incapaci di proteggere la propria famiglia dalla punizione di Washington. I media occidentali riportano propagandisticamente il conflitto in Ucraina. La Russia non ha diritto a problemi di sicurezza ai propri confini, ma gli Stati Uniti avevano problemi di sicurezza legittimi a migliaia di miglia dai propri confini e che hanno richiesto la distruzione di sette Paesi in cinque anni.

Curiosamente, la vergogna della Russia da parte dell’Occidente procede di pari passo con la vergogna dell’occidente per sé stesso. I Paesi occidentali sono troppo pieni di sensi di colpa per difendere i propri confini e sono invasi da culture aliene. Eppure l’Occidente finge di essere preoccupato per i confini dell’Ucraina.

Da nessuna parte nel mondo occidentale di oggi, né nelle università, né nei media, né nell’istruzione pubblica, né nelle chiese, né nelle arti e nell’intrattenimento, né nelle trasmissioni NPR o nei film Disney, c’è un valore morale associato agli Stati Uniti e alla civiltà occidentale. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito gli studenti sono allontanati dalla lettura della letteratura classica che insegnava il carattere e il comportamento morale. La Sterling University spiega perché ha rimosso Jane Austen dallo studio: per “decolonizzare il curriculum” alla Stirling University, la scrittrice afroamericana Toni Morrison sostituirà Jane Austen. Quando un Paese scarta la propria letteratura a causa di false affermazioni di un risvegliarsi senza senso [wokeism], la cultura di quel Paese è morta.

I valori della civiltà che un tempo definivano il mondo occidentale sono stati sostituiti dal desiderio di denaro e dal diritto egemonico di depredarlo agli altri. La Russia e la Cina sono nei guai perché limitano l’egemonia occidentale. Washington sta usando l’Ucraina per isolare la Russia e come un modo per destabilizzarne il governo. La Finlandia sarà il prossimo agnello sacrificale e il processo andrà avanti da lì. La Russia ha perso l’occasione di fermare queste provocazioni con un rapido successo in Ucraina e misure proattive piuttosto che reattive sul fronte delle sanzioni. Il Cremlino avrebbe potuto rivolgere la questione delle sanzioni contro l’Occidente essendo il primo a colpire, ma mancava di fiducia. Poiché alla Russia manca l’ambizione egemonica dell’Occidente, la Russia si limita a rispondere alle iniziative dell’Occidente.

Prima o poi queste iniziative scateneranno una guerra nucleare.

Traduzione a cura di Costantino Ceoldo

Fonte: Idee&Azione

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: