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Azione Conservatrice. Un think thank tradizionalista ha dei ripensamenti

Di Iurie Rosca

Con il crollo del comunismo, la società rumena si è trovata in uno stato di profonda perdita di direzione assiologica. Pochi si sono accorti in prima persona del fatto che la dissoluzione del sistema comunista ha lasciato un enorme vuoto nella mente collettiva. Questo vuoto è stato rapidamente riempito da un’ideologia importata, percepita come l’unico possibile sistema di riferimento.

Si tratta del liberalismo. Vale a dire, questa ideologia funge da confezione concettuale per la colonizzazione culturale, economica, politica, legale, mediatica e – più in generale – della civiltà del paese. Come risultato di questa vasta operazione di ingegneria sociale, la Romania è diventata una società imitativa, copiando con servilismo e incoscienza il “modello occidentale”, considerato assiomatico e privo di qualsiasi alternativa. L’ occidentomania e l’eurolatria erano e restano la servitù concettuale di una società intellettualmente devastata, che ha in gran parte perso la capacità di riflessione critica e di analisi sistemica delle nuove realtà geopolitiche.

Di qui l’appiattimento del pensiero comune verso il totale annientamento della capacità di superare la condizione di schiavitù intellettuale. L’integrazione nello spazio euro-atlantico, cioè l’incorporazione del Paese nelle due strutture complementari di dominio economico e politico-militare, era e rimane tuttora da considerare come uno stato di normalità e anche come prova dell’omologazione con il “mondo civilizzato”. In questo senso, l’imbarazzante spettacolo, offerto dalla piovra politico-mediatica nell’ambito della non ammissione della Romania all’area Schengen, ha tragicamente confermato la persistenza di questa grave malattia collettiva, che porta il nome di “virus liberale”.

Attualmente, la società rumena assiste impotente alla propria estinzione, inflitta attraverso molteplici metodi a disposizione delle élites globaliste satanizzate: da quelli economici a quelli con pretesto medico come la pandemia di Covid-19 e quelli del controllo mentale attraverso gli strumenti dei media mainstream, che provocano un effetto paralizzante che può essere riassunto in tre termini: incantesimo, droga e ipnosi.

Lo stesso disorientamento assiologico, geopolitico e culturale persiste negli ambienti sedicenti nazionalisti, che si chiudono in un discorso passatista, etnocentrico, provinciale e repubblicano. E la malattia mortale in questo tipo di falso nazionalismo è la visione del mondo profondamente atea. L’ossessione per la ripetizione meccanica della storia, l’adorazione fino alla deificazione di alcune personalità storiche e culturali è un’eco del giacobinismo francese, che ha imposto la desacralizzazione della società e il deicidio, proponendo invece la sacralizzazione idolatrica della nazione, che è in fondo un costrutto sociale artificiale che intendeva intaccare e sostituire il popolo come successione di generazioni, la nazione come entità mistica che deriva dall’amore divino e si proietta in un’esistenza terrena sempre accompagnata dalla nostalgia del Paradiso.

Alcuni nazionalisti di cartone che adorano organizzazioni che hanno reso schiavo il nostro Paese come la NATO e l’UE e che non sono consapevoli delle nuove realtà geopolitiche, non avendo alcun legame con il pensiero critico praticato dalle élites organiche in altri spazi, non possono che danneggiare la causa nazionale. Certi discorsi patriottici non possono sostituire l’assenza di una cultura politica fondamentale, e soprattutto non possono generare un’adeguata percezione dello stato del mondo oggi.

È stato proprio in queste condizioni che Azione Conservatrice, il nostro think tank tradizionalista, si è coagulata ed è già all’offensiva. Azione Conservatrice porta un respiro innovativo al pensiero politico rumeno, facendo appello alla Tradizione e adattandosi perfettamente alle condizioni del mondo di oggi, dominato da una plutocrazia globalista di natura eminentemente demoniaca.

Da questo punto di vista Azione Conservatrice è una corrente di pensiero profondamente cristocentrica. Abbiamo interiorizzato a fondo la verità che qualsiasi fenomeno sociale è positivo solo nella misura in cui deriva da insegnamenti evangelici. Rifiutiamo risolutamente sia le eresie antropocentriche ma anche le interpretazioni capovolte della cultura e del culto. In tutta la storia del mondo la cultura è derivata dal culto religioso, e una civiltà umana senza la bussola celeste, che per noi cristiani è il nostro Salvatore Gesù Cristo, è destinata a perire.

Smaschereremo e faremo detonare le false gerarchie politiche e culturali, frusteremo senza sosta l’impostura e l’inerzia del pensiero, combatteremo con veemenza il “pensiero unico” e il “politically correct”, faremo saltare in aria l’intera impalcatura argomentativa di l’illusione liberale e il cosiddetto stato democratico. Lo stato rumeno nella sua forma attuale è l’espressione di interessi stranieri; soffoca gli interessi della collettività nazionale che pretende di servire. E la coorte di dignitari ai vertici delle gerarchie statali non è altro che una folla di mercenari al servizio della cleptocrazia globalista.

Azione Conservatrice non ha nulla in comune con nessun partito politico, né aspira a formare un’organizzazione politica per inserirsi nel carosello elettorale della democrazia di massa. Questo perché proprio l’elettoralismo è il metodo fondamentale per mantenere l’illusione della libertà politica. Al contrario, esporremo l’intera mascherata del pluripartitismo tascabile a disposizione del grande capitale che controlla il gioco politico nella sua interezza.

La nostra vocazione è quella di lanciatori di allerta, la nostra missione metapolitica è risvegliare le coscienze anestetizzate dalla società dello spettacolo, rompere gli schemi del pensiero mainstream e chiamare coloro che sono in grado di svegliarsi per inserirsi pienamente in questa nuova corrente di opinione e azione. La coagulazione di tutte le energie nazionali sotto i valori cristiani per preparare la rottura di domani: questo è l’obiettivo principale di Azione Conservatrice.

Il mondo di oggi si trova sull’orlo dell’abisso. Viviamo con la sensazione della fine di un ciclo storico, inizialmente annunciato dal Rinascimento, teorizzato dall’età dei Lumi e concretizzato dalla grande frattura storica erroneamente chiamata Rivoluzione Francese. Non possiamo sapere con certezza se stiamo assistendo alla fine del mondo o alla fine di questo mondo. Ma questo non ha nemmeno molta importanza. Ciò che veramente conta è l’affermazione della libertà spirituale di cui Dio ci ha dotati, la pratica del culto dell’onore di essere la corona della creazione divina, la disponibilità al sacrificio estremo seguendo Cristo.

Non tolleriamo mezze misure. Non conosciamo né paura né stanchezza. Siamo aperti a chiunque voglia e possa far parte della nuova corrente di pensiero promossa da Azione Conservatrice. Siamo già entrati nella società romena con un respiro tempestoso, impetuoso, inarrestabile.

Il servizio alla nazione è il valore ultimo per il quale ci siamo impegnati in questa battaglia.

Quindi aiutaci Dio!

Traduzione di Alessandro Napoli

Fonte: geopolitika.ru

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